lunedì 29 ottobre 2012

2k13-Regular Season 2012-2013: All I want for Christmas is...Howard!

http://www.youtube.com/watch?v=PNSDA-NDtfU
L'appuntamento con Mariah Carey è ormai un must per il mio 2k-Natale. Ci siamo, il Christmas-event è alle porte e Babbo Natale sotto l'albero potrebbe farci trovare come regalo Superman, ormai sulla via della guarigione e pronto per riprendere da dove aveva lasciato. Prima della settimana natalizia però, abbiamo il mini-tour ad est da completare ed un paio di partite sulla carta abbordabili da affrontare.
Per chiudere la nostra trasferta ad est, andiamo a Philadelphia, terra natia di Kobe Bryant e attuale dimora dell'ex più atteso della stagione: Andrew Bynum. Inutile dire che mi aspetto la vittoria, altrettanto superfluo dire che la perdiamo nel modo più stupido possibile. In controllo per praticamente tutto il match (grande impatto dalla panca di Johnson-Odom, evidentemente le parole di stima dagli altri 2k-mondi lo hanno rinfrancato), ci facciamo rimontare nel finale con Kobe che non riesce ad infilare il buzzer beater della vittoria. Nell'overtime poi, raggiungiamo l'apoteosi degli sprechi, con tiri piedi per terra sbagliati e rimbalzi offensivi concessi. Insomma, una sconfitta che è arrivata in modo tremendo per come la vedo io, perché figlia di disattenzione e superficialità. La nostra trasferta è finita e torniamo allo Staples per la sfida contro i Bobcats. Vittima sacrificale penserete e avete ragione. Noi siamo la vittima sacrificale dei Bobcats, che vengono in casa nostra e dominano, mentre noi siamo ancora in bagno che ci specchiamo e ci lacchiamo le unghie per un primo quarto giocato in maniera sublime. Sono furibondo con la squadra e minaccio: "Se alla prossima perdiamo, si torna a casa a piedi!". Risultato? Perdiamo pure a San Francisco contro i Warriors (una disfatta totale) e dunque nessuno ci toglie una bella passeggiata di 600 Km.
Le tre sconfitte consecutive fanno attivare la stampa, che già ci dà in crisi e pronti all'implosione, con la partita di Natale, ultimamente indigesta, a rappresentare il crocevia della stagione. Tuttavia, la passeggiata ha portato consiglio e nella partita di Natale torniamo a fare quello che ci compete: la partita contro New York è bella e combattuta, ma la nostra fame di vittoria è troppo grande da gestire per i Knicks ed il risultato finale è una bella e convincente W. Neanche il tempo di stappare lo spumante che per Santo Stefano siamo ospiti a Denver. I Nuggets ci aspettano, ma noi siamo super galvanizzati perché Howard dalla prossima sarà in campo. Giochiamo la partita con maturità impressionante, il trio Nash-Gasol-Bryant domina letteralmente la gara e noi portiamo a casa una bella vittoria. Un solo giorno di riposo ed ecco l'ultima partita del 2k13-2012: i Blazers allo Staples, ad accoglierli c'è nuovamente il nostro #12. Anche questa è una partita combattuta, anche questa è una sfida che portiamo a casa con autorità nonostante siamo costretti all'overtime. Kobe chiude in bellezza con 35 punti, Howard fa il suo esordio con la doppia doppia da 17 punti e 12 rimbalzi.
Ora ci aspetta il nuovo 2k13-anno: la prima sfida è attesissima perché ospitiamo i 76ers. Il "Bynum vs Howard" è alle porte!

sabato 27 ottobre 2012

2k13-Regular Season 2012-2013: Sempre più il morso del Mamba...

Nessuna pietà per gli avversari. Questo è il motto di Kobe Bryant in questo primo scorcio di stagione. Il Mamba dall'infortunio di Howard ha cambiato passo, è entrato sin da subito in Mamba-Mode e sta giocando con l'aggressività e la determinazione che solitamente gli competono e che con Howard in campo si erano viste a sprazzi. Il messaggio agli avversari è chiaro: "io faccio sempre il bene della squadra: se si tratta di passare il pallone ed essere aggressivo in difesa, sarò assistman e difensore feroce; se serve una punta offensiva, farò in modo di essere aggressivo ed efficace in attacco!". La squadra apprezza questo atteggiamento e i risultati si vedono.
Proseguiamo infatti la nostra striscia di vittorie consecutive vincendo contro Orlando allo Staples e poi espugnando Houston, New Orleans e Oklahoma City. Se le prime tre avversarie erano tutt'altro che irresistibili, tranne forse i giovani ed interessantissimi Hornets di Gordon e Davis, la sfida di OKC è il più classico dei Big Match mancati. Il motivo? Westbrook e Durant infortunati per i padroni di casa, Howard assente di lungo corso per noi. Ma è proprio in queste partite che è uscita tutta la forza di volontà di Bryant. Purtroppo, cambiano gli allenatori e i giocatori, ma a Los Angeles sappiamo specchiarci molto bene, specialmente se siamo in striscia di vittorie e dobbiamo affrontare squadre non di prima fascia. Giochiamo quattro partite orrende, ma le portiamo tutte a casa grazie a Kobe che nel quarto periodo diventa una forza della natura. L'apice è contro i Thunder, dove rimettiamo in piedi una gara in cui eravamo stati anche a -15 e che alla fine vinciamo grazie appunto a Bryant ed alla gestione nel finale di Nash, che sigla 5 punti in fila e ci regala la vittoria.
Lanciatissimi, torniamo allo Staples per la sfida contro i Jazz: una passeggiata. Si, per loro. Domenica, in casa e in striscia di vittorie, siamo delle amebe, tranne Nash e Kobe che però insieme possono poco o nulla. La sfida contro Utah anticipa un mini tour ad est e dunque l'occasione per rifarsi arriva contro Cleveland. Nell'ex-dimora di James, Kobe becca la serata storta per eccellenza (chiuderà con 3 su 16 dal campo), mentre ammiriamo un Irving che mette a ferro e fuoco la nostra difesa, attraverso conclusioni personali o assist per i compagni. Perdiamo ancora, dunque, ma dopo un giorno di riposo ci aspetta il "giardino quadrato". Il Madison, si sa, è un palcoscenico speciale. Saltata la sfida fra centri, sia Howard che Chandler infortunati, i riflettori sono puntati sul Melo vs Kobe. Anthony ci mette subito in difficoltà e porta subito i suoi sui 6-8 punti di vantaggio che si manterranno per tutta la gara, tranne nel quarto periodo. Kobe ad un certo punto non si tiene più e deflagra, recapitando 20 punti nel solo quarto quarto e chiudendo la partita con 34 punti, 7 assist, 6 rimbalzi, 4 recuperi e 3 stoppate. Mostruoso. Il segnale per la squadra è evidente e in back to back espugniamo pure la capitale, con una prestazione autoritaria, con Nash e Pau sugli scudi e Bryant a supervisionare.
Siamo primi per distacco ad ovest ed Howard in massimo due 2k13-settimane sarà pronto per riprendere. Non male direi...

mercoledì 24 ottobre 2012

I consigli del coach: Hawk Invert Trey

Chi mi conosce dal thread 2kTales, sa quanto io fossi un sostenitore della TPO, il celebre attacco a triangolo elaborato da Tex Winter e reso vincente da Phil Jackson. In NBA 2K13 la TPO non è riprodotta bene, a mio modo di vedere, e dunque mi è sorto il problema di creare un playbook più tradizionale ma comunque efficace. Questa rubrica, che inauguro oggi, serve a dare spunti e suggerimenti sugli schemi nel 2k13-World, analizzando una particolare giocata che ho scovato ed introdotto nel mio playbook.

Lo schema di oggi si chiama "Hawk Invert Trey" ed è uno schema della tipologia "3 pt". Questo schema è basato su un gioco a due tra playmaker ed un esterno mentre sul lato debole l'esterno designato come tiratore parte dall'angolo e si prende un doppio blocco dai due lunghi. Vediamo un po' meglio nel dettaglio.

Si nota sin da subito che lo schema non deve necessariamente essere portato a termine, in quanto il gioco a due tra play e guardia crea sin da subito una situazione favorevole. Preso il blocco, e fatta la corretta lettura, il play può eventualmente penetrare (linea blu) o fare un penetra e scarica con la guardia (linea verde) dopo aver attirato i due difensori. Se nessuna delle condizioni si verifica proseguiamo con lo schema.

Si prende un secondo blocco dalla guardia e nel frattempo i lunghi che partono dal gomito scendono per portare il blocco all'altro esterno, il quale parte dall'angolo. Anche qua, ci si aprono più possibilità per interrompere lo schema e andare comunque a canestro: possiamo penetrare con il play e decidere se andare fino in fondo (linea blu con freccia alla fine) oppure fare un palleggio arresto e tiro (linea blu con cerchio alla fine), altrimenti possiamo fare sempre il solito penetra e scarica con la guardia (linea verde). Se invece siamo interessati alla tripla, o non abbiamo letture favorevoli della difesa, proseguiamo con lo schema.

Eccoci arrivati alla fine dello schema. Il timing per il passaggio al tiratore è fondamentale, perché se riceve troppo tardi va troppo distante dalla linea del tiro da tre e prendiamo un brutto tiro. Lo schema si ferma quando la palla arriva al tiratore, ma il nostro attacco no. Il tiratore infatti può tirare (linea viola) o passare al lungo che gli ha portato il blocco e che si trova a centro area per riprendere la posizione (linea verde dal tiratore). L'alternativa è che con il play anziché passare al tiratore, passiamo a colui che ci ha portato il blocco. Ovviamente quest'ultima soluzione è subordinata a come reagisce la difesa sul blocco portato dalla guardia.

Personalmente, a causa dell'assenza di Howard, sto utilizzando questo schema con Gasol e Artest da bloccanti, Jamison da tiratore e Nash e Bryant che si alternano nel ruolo di playmaker e bloccante e devo dire che ho risolto un bel po' di partite nei finali punto a punto grazie a questo schema.

martedì 23 ottobre 2012

2k13-Regular Season 2012-2013: Il morso del Mamba

Si dice "34 anni e non sentirli". Kobe Bryant, anima e corpo di questa squadra, ha preso in mano la situazione dopo l'infortunio di Howard; l'ha fatto alla sua maniera, ovvero caricandosi la squadra sulle spalle e scrivendo a referto prestazioni importanti sia numericamente che sul piano dell'intensità. E dire che queste due 2k-week finali di Novembre non erano iniziate benissimo, con la sconfitta contro Houston (ultima ad ovest) che faceva presagire un periodo non certo esaltante all'orizzonte. Invece, sin dalla prima gara molto glamour  contro i Nets il registro cambia, come se la sconfitta contro Houston avesse fatto scattare qualcosa al nostro interno. Pau gioca una grande partita, ma a "piantare i chiodi nella bara" ci pensa il #24 con dieci punti nel quarto periodo.
Prepariamo le valigie, perché ci aspetta il primo mini-tour con trasferte a Sacramento, Memphis e Dallas. Contro i Kings, vendichiamo DH12 giocando sin dalla palla a due aggressivi e concentrati. La partita si chiude sostanzialmente nel terzo quarto, con Kobe che a referto è già a quota 35. Un giorno di riposo e facciamo tappa al FedEx Forum. La partita è bellissima, giocata sempre in equilibrio da due squadre molto preparate tecnicamente, tatticamente e fisicamente. La sfida tra i fratelli Gasol è esaltante,  così come fa saltare dalla sedia la sfida incrociata tra Kobe-Artest e Allen-Gay. Il Mamba Nero è però entrato decisamente in condizione e regala ai suoi una vittoria: prima fa la giocata della partita, ankle-breaker su Jason Terry (finito a Memphis non so in cambio di chi) e bimane sulla difesa schierata, poi sigla gli ultimi 6 punti che ci regalano la vittoria. Il saldo finale parlerà di 33 punti e 8 assist, e scusate se è poco. Ancora più esaltante la sfida contro Dallas. Noi siamo in back2back e paghiamo le fatiche della sera prima, loro invece hanno un OJ Mayo in versione superstar. Barcolliamo clamorosamente, ma Nash ci sorregge e poi, nel quarto periodo, sale in cattedra il #24. Kobe monopolizza l'attacco (17 punti   nel solo quarto periodo) e ci porta a giocare il finale punto a punto. Finiamo prima a -1 e poi, dopo aver sbagliato l'ultimo possesso, a -3 con tre secondi da giocare. Nessun problema, What a Fuck e Kobe da tre punti per il pareggio! Nell'overtime l'inerzia della partita è ormai cambiata, Pau ci dà un minimo di margine, Wunderdirk ricuce lo strappo: pari 113 con 15 secondi da giocare e palla in mano, un solo schema: ISO per Kobe. Dallas ci prova, raddoppia e anche triplica, ma il fade-away di Bryant profuma di cotone mentre la sirena di fine partita suona inesorabile.
Si ritorna allo Staples, dopo aver goduto di un paio di giorni di riposo, per affrontare una squadra interessantissima come gli Indiana Pacers. Loro sono in tour ad ovest, noi siamo reduci da tre giorni di riposo e con un Kobe assatanato. Usciamo alla distanza, li mettiamo alle corde e raggiungiamo la vittoria senza neanche troppi patemi. Un giorno di riposo e Nuggets ospiti allo Staples. La partita è bellissima, le due squadre sono costruite in maniera complementare ed hanno tutto il necessario per mettersi in difficoltà a vicenda. Iguodala fa una partita difensivamente clamorosa su Kobe, Artest spegne letteralmente Gallinari e dunque a salire in cattedra ci pensano Nash e Gasol. Il canadese fa 28 punti e 10 assist, il catalano 14 punti e 14 rimbalzi. Il finale è però punto a punto e quindi per chiudere le danze ci dobbiamo rivolgere sempre a lui: Kobe Bryant. Il quale non ci tradisce, beffa Iggy con una finta e ci regala la sesta vittoria consecutiva in attesa di Dwight!

domenica 21 ottobre 2012

2k13-Regular Season 2012-2013: E il giocattolo si ruppe...

Sono passati circa tre minuti dall'inizio del secondo quarto di Lakers-Kings allo Staples, settima prova stagionale per i padroni di casa, quando Howard viene servito da Nash per l'alley-oop del +7. Sembra una normale azione di gioco ma Cousins, noto per il suo carattere pacato, interviene su Howard impedendogli di schiacciare e facendolo atterrare su un braccio, che fa inevitabilmente crack. Tuttavia Dwight a terra dolorante e lo Staples ammutolito non riescono a placare gli animi dei giocatori in campo ed il parapiglia è subito dietro l'angolo con Metta World Peace (giusto per tener fede al suo nome) che subito si mette faccia a faccia con lo stesso Cousins. Gli animi si surriscaldano e noi perdiamo colpevolmente la testa, fatto inaccettabile per una squadra esperta come la nostra. Il bilancio finale è la prima sconfitta stagionale e, soprattutto, 6-8 settimane di stop per Howard (il quale era già lanciatissimo per l'MVP).
Sono costretto a ristrutturare le rotazioni e ad intervenire sul mercato, perché a disposizione abbiamo solo 4 lunghi. Serve qualcuno che "faccia legna" e con atletismo ed individuo queste caratteristiche in Bismarck Biyombo. La trade vede partire Darius Morris e Steve Blake (purtroppo), mentre arrivano Biyombo e Taylor. Taylor va subito in lista inattivi, Johnson-Odom diventa il dodicesimo e Biyombo fa subito il suo esordio contro gli Spurs, partendo da 5 titolare.
È una gara strana quella contro San Antonio. Partiamo bene, giochiamo un buon basket e poi improvvisamente spegniamo la luce. Finiamo a -11 per poi piazzare un contro-parziale che ci riporta a +5 ed infine risprofondiamo a fine secondo quarto a -6. Il saliscendi di emozioni si protrae anche per tutto il secondo tempo, tuttavia nel finale paghiamo proprio l'assenza di DH12, con Parker che fa di tutto per farcelo notare, e così arriva la seconda sconfitta consecutiva.
I giornali iniziano a far partire le prime bordate e ci attendono al varco per la sfida contro Phoenix, che rappresenta ovviamente la "sfida del cuore" per Nash. Lo Staples aiuta comunque il canadese a non pensare al suo passato, Steve lo omaggia con la migliore prestazione stagionale con 16 punti e 12 assist e noi rispediamo al mittente le critiche portando a casa una bella vittoria.
Saremo per più di un mesetto "orfani" di Dwight, ma non abbiamo comunque alibi: la squadra è forte, profonda ed esperta e dunque il mantenimento delle posizioni di vertice è un obiettivo obbligatorio ma anche alla nostra portata!

venerdì 19 ottobre 2012

2k13-Regular Season 2012-2013: Percorso netto.

Non stiamo a girarci intorno, tanto il titolo rivela a sufficienza il contenuto di questo post. Questi Lakers sono inarrestabili: 6-0 di record, quinto e settimo marcatore (rispettivamente Howard e Kobe) della lega,  miglior Big Man passatore con quasi 7 assist a partita e dunque quasi tripla doppia di media (Gasol viaggia a 13 punti, 9 rimbalzi e appunto 7 assist) e, in generale, miglior attacco, miglior difesa e squadra con più assist. L'NBA trema di fronte a noi, anche perché Heat e Thunder faticano (4-3 il record dei primi, 3-3 quello dei secondi) e noi stiamo asfaltando chiunque si pari davanti a noi.
Certo, se le sfide della prima 2k13-week erano sfide di buon livello ma non certo partite di cartello, in questa seconda 2k13-week il livello delle nostre avversarie è addirittura un po' più basso. La settimana si apre con la sfida contro i Pistons, rivale storica attualmente caduta in disgrazia ed alla ricerca della ricostruzione. La sfida è interessante anche per vedere all'opera la coppia Monroe-Drummond, additata come una delle coppie di lunghi più talentuosa della lega e potenzialmente dominante. Ma a dominare è un altro lungo, Dwight Howard, che per la prima volta va sotto i 20 punti ma recupera 16 rimbalzi siglando comunque la doppia doppia. Dopo la scoppola rifilata ai Pistons, si va a Salt Lake City contro i Jazz, considerati da molti come la possibile sorpresa ad Ovest. Dopo aver avuto per metà partita Artest come miglior marcatore e dopo aver concesso una caterva di rimbalzi in attacco ai padroni di casa, Kobe decide di averne viste abbastanza e con un quarto periodo da Black Mamba chiude la pratica. Howard si prende comunque l'MVP con la solita doppia doppia, ma questa volta la sua prestazione è solo numericamente valida. Chiudiamo la settimana contro i Warriors allo Staples. Personalmente, ho sempre sofferto Golden State, specialmente nella versione Curry+Ellis, ma con l'addio del "buon" Monta mi sono diventati molto meno indigesti. Ancora una volta Kobe grande protagonista, anche se la palma del migliore in campo spetta obbligatoriamente al principe catalano, tornato punto di riferimento offensivo per una sera e autore di una prestazione da 23 punti e 12 rimbalzi.
I problemi che si erano palesati per l'opening week purtroppo non sono tuttavia magicamente spariti: la panca produce solo con Jamison e troppo spesso ci affidiamo alle doti dei campioni per sopperire ad un gioco che ancora stenta a decollare. Tuttavia, specialmente a livello difensivo, la squadra sta iniziando il suo processo di amalgama e non posso negare che qualche piccolo miglioramento si è visto su entrambi i lati del campo. La strada è ancora lunga ma noi intanto facciamo scorta di vittorie, che male comunque non fa!

giovedì 18 ottobre 2012

2k13-Regular Season 2012-2013: Opening week

33+9 all'esordio contro Dallas, 28+12 nella prima trasferta stagionale (al Rose Garden, campo particolarmente ostico) e 30+10 nel primo derby stagionale. No, non sto dando i numeri, sono le cifre di Dwight Howard nelle tre gare dell'opening week. Con un Howard così, non possono che arrivare tre vittorie che servono a fare morale, ad amalgamare il meglio possibile il gruppo e a scacciare un po' i detrattori, pronti come avvoltoi a far partire critiche nel caso avessimo avuto una partenza meno brillante. Tre vittorie "tranquille" nelle quali infliggiamo agli avversari circa 10 punti di scarto, riuscendo pure a mantenere un certo livello di controllo del match.
Howard dunque protagonista, ma il resto della squadra non è certo da meno. Nash non è un mastino difensivamente, ma in attacco è una macchina da passaggi: non sono tanto gli assist a fare impressione, quanto piuttosto la sua capacità di far muovere la difesa. Kobe è sempre una macchina da punti clamorosa e le sue iso sono quasi fisiologiche, ma sta godendo anche di molta più libertà specie quando il quintetto base è tutto in campo. Capitolo a parte meritano Gasol e Metta World Peace (ovvero  Ron Artest). Sul catalano erano in molti a pensare ad un suo calo numerico, Pau ha invece "convertito" le sue cifre: viaggia a circa 13 punti, ma timbra qualcosa come 8 assist a partita e sta dimostrando di trovarsi molto bene sia con Howard che con Jamison. Artest invece è colui che ha beneficiato più di tutti della presenza a roster di quattro campioni straordinari come i nostri: ha sempre molto spazio per le triple ed è diventato il bersaglio preferito di Nash, specialmente quando staziona in angolo pronto per scoccare il tiro piedi per terra.
Sembra tutto oro quel che luccica, in realtà i problemi ci sono e sono evidenti. Il primo problema è uno strascico della scorsa stagione: Gasol soffre tantissimo in marcatura i lunghi atipici e ciò spesso fa collassare la nostra difesa. Un altro problema riguarda la panchina ed il suo apporto: tolto Jamison, la panca produce poco o nulla in attacco, ma perlomeno in difesa tutti ci mettono impegno (anche se dobbiamo migliorare in generale come qualità in difesa di squadra). Infine, l'attacco è ancora poco fluido e spesso ci rivolgiamo alle individualità per togliere le castagne dal fuoco.
Tirando le somme, possiamo dire che sono arrivate tre vittorie convincenti ed importanti, ma anche che la strada è ancora lunga e non siamo ancora pronti per le battaglie più cruente.

martedì 16 ottobre 2012

L'arrivo nel 2k13-world


Los Angeles, California, 10 Agosto 2012: viene ufficializzato Dwight Howard ai Lakers. Va ad affiancare Steve Nash e completa un mercato estivo per i californiani a dir poco esaltante. I tifosi sono in visibilio per i due acquisti, passa dunque sotto traccia la notizia che Alp89 è il nuovo Team Coordinator per i Lakers. Una figura nuova per un personaggio dal passato celebre nei 2k-mondi precedenti ma sconosciuto nel 2k13-world.
La mia avventura inizia da qui. Los Angeles e i Lakers ad attendermi. Come Team Coordinator sarò un po' un ibrido tra un dirigente ed un allenatore: siederò in panchina e prenderò parte attivamente agli allenamenti, ma farò anche parte dello staff dirigenziale e dunque prenderò decisioni sui contratti di staff e giocatori e sulle strategie di mercato. È un ruolo che ho già ricoperto con successo, come detto, nei 2k-world precedenti (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2259911), ma ora per me è come ripartire da zero perché ogni 2k-mondo è a tenuta stagna con l'altro. 
Poche ore dopo il mio arrivo, inizio subito a lavorare. Il nostro reparto guardie è super abbondante ed allora decido di sfoltirlo: Duhon ai Bobcats in cambio della seconda scelta 2013 e di Matt Carroll, tagliato immediatamente. Poi inizio a "studiare" qualcosa per l'attacco, in quanto coach Mike Brown è molto più adatto ad occuparsi della difesa. Purtroppo la TPO che negli ultimi 2k-mondi era riprodotta abbastanza bene (nei limiti di una riproduzione videoludica) in questo 2k13-world presenta enormi lacune. Dunque passeremo ad un sistema offensivo più tradizionale, ma con i miei principi cardine sempre ben presenti in testa: si gioca inside-outside, si deve leggere la difesa e reagire di conseguenza, si devono mantenere le spaziature e cercare sempre il tiro migliore possibile. Insomma, la pallacanestro è uno sport da giocare con la testa prima che con il corpo e mi aspetto che la mia squadra segua questo concetto.
Martello i ragazzi durante il training camp cercando di inculcare in loro una certa fedeltà alle mie idee ed in men che non si dica arriva la notte dell'esordio contro Dallas. Siamo eccitati e pronti per intraprendere la nuova avventura, 82 partite e 16 vittorie nei playoff ci separano dal nostro obiettivo, distante ma alla nostra portata: la corsa al titolo 2013 ha inizio!

mercoledì 10 ottobre 2012

Il primo post non si scorda mai...

Rasheed Wallace è sicuramente stato uno dei giocatori più controversi del basket NBA. Talentuoso quanto irrequieto, Sheed è il classico "gangsta" che imponeva la sua personalità in campo. La sua frase più famosa, e quella che più mi ha colpito tanto che ne ho fatto una personalissima filosofia di vita, è sicuramente quella che dà il titolo al blog: "Ball don't lie!". La palla non mente mai, è giudice ultimo delle nostre azioni, valuta ciò che abbiamo fatto e decide se andare dentro oppure no e non c'è nulla che possa influenzare l'esito del nostro tiro se non noi stessi.
Questa introduzione mi serve per spiegare il significato del titolo del blog. Il blog nasce per narrare le mie 2k-avventure nei vari 2k-world che affronterò, abitudine nata in un thread ormai "morto" ma che mi ha permesso di sviluppare questa abitudine e di conoscere utenti fantastici. Questi racconti saranno ovviamente romanzati ma tutti i risultati sportivi ed i momenti chiave saranno frutto di una reale-virtuale esperienza nei vari capitoli della saga NBA della 2k-sports.
Insomma, la tavola è apparecchiata e lo spettacolo sta per iniziare. Mettetevi comodi perché Alp89 sta per sbarcare anche nell'universo 2k13!