Il 2k-mese di marzo SIM14-2015 sarà sicuramente ricordato come uno dei più rocamboleschi della mia carriera da 2k-allenatore. Storicamente le mie 2k-squadre a marzo rallentano, abbassano il ritmo forsennato che hanno tenuto fino all'All Star Weekend, con l'idea di preservare energie mentali in vista dei playoff. Ma in questa strana stagione, tutto sta andando in maniera diversa e questo 2k-mese non fa eccezione.
Lanciati da un ruolino di marcia che ci ha visto vincenti in 7 partite su 9 giocate, ci apprestiamo ad affrontare una parte delicata del calendario che ci vedrà affrontare i Blazers, volare a Washington e poi un trittico da paura contro Bulls, Rockets e Spurs allo Staples. Penso di conoscerli i miei polli, ritengo che due o tre possiamo portarle a casa perché tra Spurs e Rockets ci sono quattro giorni "di vacanza", ma dobbiamo giocare al top delle nostre potenzialità per andare a fare quella che io ritengo una semi-impresa. Invece noi giochiamo oltre il top e facciamo fuori Blazers, Bulls, Rockets e Spurs ed abbiamo anche l'occasione di mangiarci le mani per la partita contro i Wizards persa alquanto rocambolescamente.
Contro Portland ci prostriamo ai piedi di re Kobe. Il Mamba, visto che Cameron era troppo impegnato ad annullarsi con Lillard, ci trascina letteralmente con una gara da 38 punti e 8 assist, che cancella la prestazione da 24 di Matthews e che fa la differenza grazie all'enciclopedica difesa di Plumlee che tiene Aldrige sotto i 10 punti. Facciamo i bagagli e voliamo verso la capitale, in una sfida dai backcourt di alto livello e dai frontcourt energici. La partita contro Washington si lascia guardare, le difese sono un po' troppo allegre per i nostri gusti ma è anche merito degli attaccanti che vedono una vasca da bagno. Sorpassi e controsorpassi si susseguono, poi negli ultimi minuti del quarto periodo ci incartiamo in attacco mentre la loro produzione offensiva non si ferma ed è sufficiente per portare a casa la W. "Peccato" penso, perché era un'occasione ghiotta per mettere fieno in cascina prima del trittico di ferro. "Peccato" che ho fatto i conti senza l'oste ed in questo caso "l'oste" ha la maglia numero 15 con scritto Cameron, è un rookie ma non lo dà certo a vedere. Il nostro ragazzo, per cominciare, spazza via Derrick Rose, tenendolo a 9 punti e 6 assist e stampandogli in faccia 31 punti e 11 assist. La prestazione di Cameron, coadiuvata da una buona prestazione generale di squadra, è il viatico per ottenere la vittoria tanto sorprendente quanto esaltante con Chicago.
Ma Cameron non ha ancora finito di stupire, perché dopo un giorno di riposo contro i Rockets, primi in classifica con 7 gare di vantaggio su di noi che siamo i diretti inseguitori, ne sigla 43 accompagnati da 8 assist e 7 rimbalzi e ci guida ad una clamorosa vittoria all'overtime, anche se proprio il supplementare è dominato dal solito Mamba chirurgico e precisissimo nei momenti chiave della gara. Abbiamo quattro giorni di riposo e poi si ospitano gli Spurs ma la mia vigilia è tormentata perché mi assale un dubbio amletico: cosa fare ora? Iniziare ad abbassare i minutaggi e puntare tutto sulla post season o provare una clamorosa rimonta contro Houston e puntare al miracolo? Mi prendo un paio di 2k-giorni per pensare, mi convinco che pensare sul lungo periodo è molto più proficuo ma la sfida contro gli uomini di Popovich è troppo bella per buttarla via pensando al dopo. Entrambe le squadre ce la mettono tutta, la partita è ruvida, tesa, giocata ad un livello di agonismo da playoff. Noi attualmente però non facciamo prigionieri, Parker soffre troppo la diversa fisicità di Cameron e vinciamo, clamorosamente, di nuovo.
Il 2k-mese di marzo è agli sgoccioli e con esso la regular season. Houston è avanti, noi coviamo una pazza idea di andarli a prendere ma non voglio spremere i ragazzi per una cosa che non vale niente. L'ho già scritto e lo ripeto, questa stagione non finisce mai!