Che l'ultimo SIM14-mese di regular season potesse essere complicato lo sapevo sin da quando ho firmato il contratto, che ci potessero essere delle sorprese me lo sarei anche potuto aspettare, ma ritrovarmi in su un ottovolante emotivo non era certo nei miei piani. La sfida con Washington (vinta) era infatti la prima gara di un trittico di partite allo Staples che ci avrebbero visti protagonisti contro prima i Magic e poi i Knicks. Oddio, contro i Magic la parola "protagonisti" è quantomai inadatta, visto che non scendiamo praticamente in campo e subiamo una sconfitta sonora di 30 punti; ci rifacciamo però contro la New York del neo-presidente Phil Jackson che battiamo per 99-105 (prima gara in cui teniamo gli avversari sotto quota 100), dimostrando che la debacle contro i Magic è solo frutto della somatizzazione degli esperimenti che sono costretto a fare. Siamo talmente convinti di ciò che non ci fermiamo ed anzi completiamo la SIM14-week con la splendida vittoria nel back to back in trasferta contro Bucks e T-Wolves! Le due gare sono combattutissime, magari non belle a livello tecnico ma ricche di adrenalina e ci permettono di montarci un po' la testa, in quanto i giornali già parlano di "Lakers ritrovati" e del "Ritorno dei gialloviola", con anche accenni al rammarico per una mia tardiva assunzione.
Le lusinghe fanno piacere a tutti, ma in questo periodo iniziale sono utili quanto una stufa nel deserto a mezzogiorno d'estate, mentre la testa "montata" è pessima amica di una squadra che attualmente per vincere deve mantenere una mentalità "operaia". Ecco allora che "dalle stelle" finiamo immediatamente "alle stalle" grazie ad un ribaltone nelle prestazioni che porta in dote quattro sconfitte consecutive. Nell'ordine perdiamo contro i Suns allo Staples (partita-lotta tra cani nella quale paghiamo la mancanza dell'alpha dog nel finale), replichiamo contro Portland appena due sere dopo (con Lilliard che ci spiega perché l'anno scorso ha vinto il premio di rookie dell'anno), completiamo l'opera con la sconfitta in back to back a Sacramento prima e poi contro Dallas di nuovo allo Staples. Piovono improvvisamente critiche, il filotto di vittorie sembra esser stato fatto anni or sono e non appena la SIM14-settimana scorsa ma, come al solito, io so bene che la verità sta nel mezzo: se le vittorie sono arrivate contro squadre comparabili al nostro livello, le sconfitte ci sono state inflitte da squadre che stanno lottando per un posto ai playoff e che dunque per livello e motivazione ci sono superiori.
Per ora va bene così, anche perché l'atteggiamento in campo è sempre stato quello giusto (tranne contro i Magic) e le indicazioni raccolte finora saranno utili nel prossimo futuro. Stiamo lavorando, sperimentando e facendo delle improvvisazioni che ci possiamo permettere in un finale di stagione che ormai, nostro malgrado, è privo di qualsiasi velleità di risultato; l'importante è comunque avere le idee ben chiare in testa e proseguire la risalita, magari evitando di sprecare del tempo ma anzi sfruttare questo finale per arrivare alla prossima stagione pronti e carichi a far bene!