venerdì 10 luglio 2020

2k13-Regular Season 2015-2016: Happy New 2k13-year

Periodo di feste in quel del 2k13-world, periodo di scambio di regali, di organizzazione di cenoni e di partite che in questo periodo del 2k13-year sono anche più facili da seguire visto che chi lavora ha più possibilità di essere in ferie.
Sui regali, evidentemente, i miei Bobcats sono parecchio sensibili, in quanto regaliamo una bella vittoria ai Knicks: al Madison Square Garden, contro una squadra tutt'altro che irresistibile, neanche ci presentiamo, con Westbrook che torna a litigare con il ferro e Melo che evita di infierire contro la sua ex-squadra. Siamo in back to back e, vista la serata del Garden, temo una replica contro i Rockets, nostri ospiti alla Time Warner Cable Arena. I ragazzi però mi smentiscono, complice una prestazione importante da parte di tutti gli effettivi della panchina, e riusciamo quindi a portare a casa una perentoria W per 99-114. Abbiamo un solo 2k13-giorno di riposo prima di volare a Detroit dove passeremo l'ultimo del 2k13-anno a sfidare i Pistons. I padroni di casa si presentano con due lunghi dominanti, Greg Monroe e Andre Drummond e dominano di conseguenza sotto le plance. Noi soffriamo un po' andiamo anche a -14 nel corso del match, ma quando decidiamo di combattere la loro "altezza" con il nostro ritmo tramite la "Death Lineup" non ce n'è più: rimontiamo, impattiamo, passiamo in vantaggio e non ci giriamo più indietro, andandoci a prendere una bella W.
Possiamo così salutare il 2k13-2015, il 2k13-year che ci ha portati al titolo, e abbiamo pure tre 2k13-giorni liberi in vista della prima sfida del 2k13-2016, in casa, alla Time Warner Cable Arena, contro i Cavs. Irving è sempre più l'uomo franchigia dei Cavaliers e il resto del supporting cast sta crescendo in un contesto che però è ancora distante dall'essere competitivo per il titolo; noi giochiamo in maniera solida, nonostante Westbrook segni solo 8 punti con un mediocre 3 su 15 dal campo ma condito da 13 assist e 7 rimbalzi, e quindi portiamo a casa la W. Non sono però tutte belle notizie, perché Micheal Kidd-Gilchrist per andare a prendere un rimbalzo, atterra male e si ed è costretto ad uscire: leggera distorsione al ginocchio, per un paio di settimane non sarà al meglio. Gli effetti si vedono subito, in quanto a Chicago, contro i Bulls, non riusciamo a giocare la nostra pallacanestro. Rose e Westbrook si annullano a vicenda, ma la difesa dei padroni di casa ci stritola letteralmente e non riusciamo a correre come sappiamo e vogliamo. Sprofondiamo a -16 ma, complici anche i problemi di falli di Leonard e Pekovic, variamo un quintetto sperimentale e inedito con Melo da 4 che ci permette una clamorosa rimonta. I Bulls però sono squadra tosta, Deng si incendia e diventa infallibile dal campo e nel finale il loosing effort si fa sentire e Melo sbaglia la tripla del pareggio a 15 secondi dal termine e quindi il finale sarà 114-119. Un paio di 2k13-giorni di riposo e poi a Charlotte sbarcano i Nuggets. Soffriamo, soffriamo perché Kidd-Gilchrist non al meglio significa che perdiamo circa 35 km\h in contropiede e quindi siamo costretti a giocare un attacco più statico che è meno nelle nostre corde, oltre ad avere una difesa meno duttile e più esposta ai miss-match. Soffriamo, ma la portiamo comunque a casa, perché mettiamo in tavola il nostro carisma straordinario oltre a permetterci il lusso di presentare un Melo da 31 punti che ci risolve tanti problemi.
Continuiamo ad essere primi e con 5 vittorie di vantaggio sugli Heat. Ancora il percorso è lungo ed è normale avere qualche passaggio a vuoto, ma la sensazione è che per il titolo i candidati principali siamo noi e che il nostro destino è principalmente nelle nostre mani!

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